Hai mai sentito parlare di self branding? È come creare il tuo “logo umano”, la tua identità professionale che racconta al mondo chi sei e perché sei unico. E no, non si tratta solo di un CV ben fatto o di un profilo LinkedIn accattivante. Il self branding è un viaggio per identificare i tuoi valori e comunicarli in modo autentico e chiaro ai recruiter, ai colleghi, e persino ai tuoi follower sui social.
Se vuoi distinguerti nella giungla del mercato del lavoro, devi saper raccontare la tua storia come farebbe un brand di successo. In questo articolo ti guiderò passo dopo passo per costruire un’immagine professionale a prova di recruiter, così sì che spaccherai nel mondo del lavoro!
Prima di venderti (metaforicamente, eh!) devi sapere cosa stai vendendo. Per questo motivo è necessario fare un analisi di te stesso e andare a identificare quali sono i punti più importanti e interessanti. Per esempio:
• Cosa ti rende speciale? Riflettici un momento. Sei un campione di problem-solving? Hai un’innata creatività? Sei il miglior organizzatore di sempre? Rifletti attentamente su quale può essere il tuo tratto distintivo che ti differenzia da tutti gli altri: in un mondo sempre più omologato, è necessario essere originali, ma non devi esserlo forzatamente. Se analizzi bene le tue caratteristiche, scoprirai cosa davvero ti rende unico.
• Cosa ti appassiona? Non puoi costruire un brand autentico senza allinearlo ai tuoi interessi. Ti piace la tecnologia, il design, il marketing? Trova il filo conduttore tra ciò che ami fare e ciò in cui sei bravo. Questo ti aiuta nel tuo lavoro di autoanalisi, quindi metti in primo piano cosa ti appassiona davvero, perché sei sicuro che in quell’ambito potrai davvero dare il 100%.
• Quali sono i tuoi valori? Forse credi nell’innovazione, nel lavoro di squadra o nella sostenibilità. I valori sono fondamentali per costruire un messaggio che risuoni con i recruiter giusti, specialmente in un contesto dove spesso i valori sono messi in secondo piano. Farli risaltare contribuirà a farti apparire i modo migliore agli occhi dei selezionatori.
Pro tip: Prenditi una pausa con una playlist motivazionale (tipo Work Motivation o cose così) e prova a scrivere 3 parole che ti descrivono al meglio. Questo sarà il punto di partenza per costruire il tuo personal brand!
Hai mai sentito parlare del "elevator pitch"? È una presentazione di 30 secondi che riassume chi sei, cosa sai fare e cosa vuoi ottenere. È davvero molto utile, in particolare per chi si trova sempre in difficoltà nel parlare di sé stesso o non sa cosa dire.
Ecco uno schema facile per costruirlo:
1. Chi sei: “Ciao, sono Giulia, laureata in Marketing Digitale con una passione per i social media.”
2. Cosa sai fare: “Ho lavorato per due anni come Social Media Manager, aumentando del 50% l’engagement per un brand di moda.”
3. Cosa cerchi: “Sono alla ricerca di nuove sfide per portare creatività e innovazione in un team dinamico.”
Scrivilo, ripetilo davanti allo specchio, e preparati a sfoderarlo al prossimo colloquio o evento di networking.
Un brand forte è un brand coerente. Tutti i tuoi strumenti professionali – dal CV al profilo LinkedIn, fino alla foto che usi su WhatsApp – devono raccontare la stessa storia per dare coerenza alla tua immagine.
• CV. Non è solo una lista di esperienze, ma una narrazione che collega ciò che hai fatto con ciò che vuoi fare, per questo non limitarti alla lista della spesa, ma racconta ciò che hai fatto e, soprattutto, cosa vuoi diventare.
• LinkedIn. Cura il sommario come se fosse la copertina del tuo libro. Usa un tono professionale, ma personale, affinché sia unico e tuo: essere disruptive può aiutarti parecchio, ma come al solito non esagerare.
• Foto professionale. Lascia perdere i selfie, quelli li mandi agli amici. Una foto pulita, luminosa e sorridente è il tuo miglior biglietto da visita.
• Social media. Ricordati che anche Instagram e TikTok possono essere parte del tuo brand. Se usati bene, possono mostrare un lato creativo o appassionato di te.
Il tuo brand non vive solo di testi e post, ma anche di atteggiamenti e scelte. Vuoi dimostrare che sei un ottimo team player? Partecipa ad attività di gruppo, condividi esperienze collaborative. Vuoi essere visto come un innovatore? Condividi articoli su tematiche avanzate o crea contenuti originali sui social.
E se vuoi fare un passo avanti, puoi partecipare a webinar, podcast (se conosci qualcuno che ne fa uno) o eventi del tuo settore per aumentare la tua visibilità (a proposito di eventi, lo sai che Kung-Fu Lab tiene eventi per la ricerca di lavoro tutto l’anno? Scopri di più sui nostri eventi qui).
Queste attività dicono tantissimo di te senza che tu dica nulla: basta un giro sui tuoi canali social per capire quali sono i tuoi interessi e come la pensi su certi argomenti. Sfrutta i social e blog a tuo vantaggio!
Hai mai sentito la frase “la prima impressione è quella che conta”? Vale anche per il tuo self branding. I recruiter ricevono decine di CV al giorno, ma se il tuo è unico, rimarrà nella loro mente.
Come fare?
• Racconta una storia. Per esempio: “Ho deciso di studiare data analysis dopo aver usato i dati per vincere un concorso scolastico.”
• Usa un tocco personale. Forse ami la fotografia o hai un blog, allora fallo emergere, ma senza esagerare.
Costruire la tua immagine professionale non è un esercizio di vanità, ma un modo per raccontare al mondo chi sei e cosa puoi offrire. Non esistono formule magiche, ma solo autenticità e strategia, cosicché potrai risaltare agli occhi dei recuriter e trovare finalmente il lavoro dei tuoi sogni.
Se sei pronto a costruire il tuo personal brand e conquistare i recruiter, allora registrati adesso su Kung-Fu Lab, la piattaforma che ti aiuta a valorizzare le tue competenze e a trovare il lavoro che fa per te. Mostra chi sei al mondo del lavoro, e fallo alla grande!